domenica 23 dicembre 2012

Masterchef - Seconda edizione

Leggo oggi una recensione positiva di Masterchef da parte di Aldo Grasso. Mi trovo ampiamente d'accordo sulla qualità del programma rispetto al panorama generale della tv italiana e in particolare rispetto agli altri programmi appartenenti allo stesso genere, ovvero il reality. Volevo soltanto far notare un paio di cambiamenti rispetto alla prima stagione della stessa trasmissione che ancora non mi convincono e che nelle prime quattro puntate mi hanno lasciato perplesso.
Prima di tutto quest'anno la ricerca del personaggio e del caso umano sembra ancora più spinta, più marcata e, cosa ancora più grave, più facilmente visibile agli occhi dello spettatore.
In secondo luogo il lavoro di post-produzione e montaggio interviene in questa edizione in modo ancora più deciso e si trasforma talvolta da montaggio invisibile che dovrebbe rendere molto più scorrevole e funzionale il racconto televisivo in montaggio visibile, netto, eccessivamente artefatto. La costruzione della narrazione è diventata a mio avviso molto più decisa, la mano degli autori molto più incombente. Anche da un punto di vista tecnico alcuni tagli di montaggio palesi creano incongruenze (per esempio inquadratura con 17 concorrenti al lato dello studio giustapposta ad uno stacco in cui erano ancora tutti nelle loro postazioni di cucina) che possono raffreddare l'empatia che si cerca di costruire tra spettatore e protagonista del reality.
Detto ciò il mio giudizio sul programma resta positivo e credo che insieme ad X Factor rappresenti uno dei segnali migliori che la tv a pagamento stia dando in questo periodo (soprattutto nei confronti di una generalista sempre più alla deriva).