lunedì 14 novembre 2011

Inception visto da Simone Belletti


A proposito di Inception ho sentito parecchie persone affermare che è un film straordinario (addirittura?! Non credo si debba usare una simile parola con tale generosità, quando poi servirà davvero avrà perso la sua forza). Non ho ancora trovato chi non concordi sul grande impatto degli effetti speciali, non è però un film che si ricorda unicamente per gli effetti speciali. A colpire il pubblico sono anche altri aspetti.
Ad esempio ho sentito lodare la trama e l’intreccio, secondo alcuni assolutamente perfetti (accidenti! Certi tipi non possono proprio fare a meno di rovinarsi in questo modo le parole).
A parte i toni enfatici molti sono rimasti colpiti dalla trama, dall’affascinante avventura che ci propone (o propina) Nolan. Ma è davvero così ben scritta la trama?
Ebbene: eccoci alla vera missione, complessa e rischiosa. Si tratta di entrare nella mente di un magnate dell’economia e introdurvi un’idea.
Tutto quello che abbiamo visto sin’ora era l’antipasto, adesso iniziare la parte più mozzafiato del film, un labirinto onirico complicatissimo raccontato da un regista che ha tra le mani grandi effetti speciali e una storia che non chiede altro.